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Azienda

B&G azienda con lunga esperienza nel campo dei condimenti, distribuisce e commercializza il Top Quality della Salsa di Soia giapponese a marchio Morita.

Morita è la più importante realtà giapponese produttrice di salse fermentate, ingredienti essenziali per la cucina giapponese.

Da 350 anni, Morita produce alimenti tradizionali giapponesi usando le più classiche metodologie produttive, per garantire al consumatore un prodotto finale di altissimo livello qualitativo.

Una grande dedizione per garantire qualità e sicurezza alimentare, a partire dalla selezione degli ingredienti sino ad arrivare al processo produttivo. Tutte le produzioni sono certificate secondo i più alti standard qualitativi mondiali.

Oggi Morita è il terzo produttore giapponese di salsa di soia, su un totale di circa 1.500 produttori nel mondo.

Sistemi di produzione

La salsa di soia Morita, prodotta sull’isola di Shodo, è considerata, in termini qualitativi, tra i primi marchi di Soia in Giappone.

L’isola di Shodo (chiamata anche isola delle Olive) gode di un clima tipico mediterraneo, insolito per un’isola del Pacifico, che è determinante per la produzione di salsa di soia di alto livello qualitativo.

L’attuale sito produttivo, che risale ai primi del 1900, dispone di un’antica cantina destinata alla fermentazione naturale.

Oggi la maggior parte dei produttori ha abbandonato questo tipo di tecnica, prediligendo metodi produttivi più veloci.

La salsa di soia Morita, a seconda della tipologia di prodotto, viene fermentata a lungo, per mezzo di agenti fermentanti (Koji), selezionati in centinaia di anni e presenti nel sito produttivo.

Come si ottiene la salsa di soia

La salsa di soia viene preparata seguendo le seguenti fasi:

  1. La farina ottenuta dai semi di soia cotti a vapore, viene mescolata con frumento tostato e sbriciolato.
  2. Al raggiungimento della temperatura ottimale, si inoculano gli agenti fermentanti detti Koji e si aggiunge sale.
  3. Si lascia fermentare per un periodo tra i 3 e max i 12 mesi, durante il quale le proteasi del Koji decompongono in amminoacidi le proteine della soia.
  4. Il fermentato ottenuto viene spremuto e filtrato ottenendo così la salsa grezza; con la successiva pastorizzazione si ottiene il prodotto finale.

É consigliabile conservare la salsa di soia in frigo, una volta aperta, per evitare l’insorgere di un sapore leggermente amaro.

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